Nonostante viviamo in un'epoca di incredibili progressi scientifici e sanitari, la scabbia, una malattia associata a scarse condizioni igieniche, continua a presentarsi anche in contesti insospettabili. Recentemente, tre casi di scabbia sono stati registrati tra gli anziani ospiti della casa di riposo Ircer di Recanati, nel maceratese. A darne notizia è stata la stessa Fondazione Ircer, che ha dichiarato di aver prontamente attivato le misure sanitarie necessarie per arginare il contagio.

Grazie a una profilassi tempestiva, l'infezione è stata circoscritta ai tre anziani inizialmente colpiti. Tuttavia, l'episodio ha spinto la struttura a rafforzare le misure igieniche, riportando internamente il servizio di lavanderia per la biancheria personale e programmando l'ammodernamento dei materassi. Ma cos'è la scabbia? Come si previene? E cosa possono fare le RSA per evitare situazioni simili?

Cos'è la scabbia?

La scabbia è un'infezione della pelle causata da un parassita, il Sarcoptes scabiei, un acaro microscopico che scava cunicoli sotto la pelle, provocando prurito intenso, specialmente notturno, e lesioni cutanee come vescicole o croste. La trasmissione avviene per contatto diretto con la pelle di una persona infetta o attraverso biancheria, indumenti e oggetti contaminati.

Anche se può colpire chiunque, la scabbia si diffonde più facilmente in ambienti chiusi e affollati, come scuole, carceri o strutture per anziani, dove il contatto ravvicinato è frequente.

Come si previene la scabbia?

La prevenzione della scabbia si basa su alcune semplici ma essenziali regole:

  1. Igiene personale rigorosa: lavarsi regolarmente le mani e il corpo.
  2. Lavaggio e sanificazione di indumenti e biancheria: gli oggetti che entrano in contatto con una persona infetta devono essere lavati ad alte temperature o sigillati in sacchetti di plastica per almeno 72 ore.
  3. Controllo sanitario regolare: in ambienti come RSA, è fondamentale monitorare la salute degli ospiti e del personale per identificare tempestivamente eventuali sintomi.
  4. Informazione e formazione: il personale deve essere adeguatamente formato per riconoscere e gestire i casi di scabbia.

Cosa dovrebbero fare RSA e strutture simili?

Le strutture che ospitano persone vulnerabili, come anziani o disabili, devono adottare un approccio preventivo e integrato per evitare il rischio di epidemie di scabbia:

  • Sanificazione degli ambienti: garantire una pulizia costante e accurata delle camere e delle aree comuni.
  • Manutenzione dei letti e della biancheria: materassi, cuscini e coperte devono essere periodicamente sostituiti o sanificati.
  • Controlli medici periodici: visite regolari da parte di personale sanitario per individuare i primi segni di infezione.
  • Gestione tempestiva dei casi sospetti: isolamento degli ospiti affetti e trattamento immediato con farmaci antiparassitari, come la permetrina.
  • Comunicazione trasparente con le famiglie: informare i parenti sulle misure adottate per garantire sicurezza e benessere.

Il recente episodio alla casa di riposo Ircer di Recanati ci ricorda che la prevenzione è il pilastro della salute pubblica, anche in tempi di avanzate tecnologie e conoscenze scientifiche.

Le strutture di accoglienza non possono abbassare la guardia, soprattutto nei confronti di malattie come la scabbia, che si diffondono rapidamente e possono mettere a rischio gli anziani fragili.

Un impegno costante verso l'igiene e il controllo sanitario nelle RSA e nelle case di riposo può fare la differenza, trasformando ogni sfida in un'opportunità per migliorare la qualità della vita dei nostri anziani.