Fra la gente comune l'acquisto di occhiali premontati presso tabaccherie e parafarmacie rappresenta una pratica piuttosto diffusa, specialmente tra la popolazione anziana. Questi dispositivi ottici standardizzati, sebbene possano sembrare un rimedio immediato in situazioni di emergenza, non possono in alcun modo sostituire un percorso diagnostico personalizzato e la prescrizione di lenti correttive su misura.
Ma prima di entrare nel vivo dell’argomento ricordate che questo articolo ha finalità divulgative e non sostituisce in alcun modo la consulenza di un medico oculista o di un professionista della visione. Per qualsiasi problema visivo è sempre necessario rivolgersi a uno specialista qualificato.
La differenza sostanziale tra occhiali premontati e correzione personalizzata
Gli occhiali pregraduati, disponibili in commercio con gradazioni standard (da +0.50 a +4.00 diottrie), presentano caratteristiche tecniche uniformi per entrambe le lenti. Le diottrie (unità di misura del potere refrattivo di una lente che indica la capacità di convergere o divergere i raggi luminosi) sono identiche nei due occhi, con una distanza interpupillare (la distanza tra i centri delle due pupille) standardizzata a 62-64 millimetri.
Al contrario, gli occhiali realizzati su misura nascono da un'anamnesi visiva approfondita - ovvero la raccolta sistematica della storia clinica del paziente - seguita da esami strumentali specifici. Questo percorso permette di identificare non solo il difetto refrattivo principale, ma anche eventuali ametropie (ovvero quei difetti visivi come miopia, ipermetropia, astigmatismo) differenti tra i due occhi, condizione nota come anisometropia.
Quando la standardizzazione diventa un limite per la salute visiva
La problematica principale degli occhiali premontati risiede proprio nella loro natura generalista. Secondo le più recenti evidenze oftalmologiche, circa il 75% della popolazione presenta differenze refrattive tra i due occhi superiori a 0.25 diottrie. Questa asimmetria binoculare non può essere compensata da dispositivi standardizzati, generando potenziali conseguenze sulla qualità della visione e sul benessere generale.
Il progetto Geriatriko sottolinea proprio l'importanza di affrontare le sfide dell'età matura con consapevolezza e strumenti adeguati, sfatando il mito che gli anziani debbano accontentarsi di soluzioni approssimative per i loro problemi visivi.
Le conseguenze neurologiche e posturali di una correzione inadeguata
Va subito detto che l'utilizzo prolungato di occhiali non personalizzati può determinare una serie di sintomi astenopici. Questi includono cefalea frontale, bruciore oculare, lacrimazione eccessiva e difficoltà di messa a fuoco, particolarmente evidenti durante attività prolungate come la lettura.
Inoltre, una correzione ottica inappropriata può influenzare negativamente la convergenza oculare alterando l'equilibrio del sistema visivo-posturale. Negli anziani, questo disequilibrio può aumentare il rischio di cadute e compromettere l'autonomia quotidiana (specie nelle persone anziane: vedi articolo sulla prevenzione delle cadute https://www.geriatriko.com/anziani-prevenire-le-cadute-come-rialzarsi-da-terra/)
A cosa serve il percorso diagnostico specialistico
Un esame optometrico completo comprende diverse fasi fondamentali. L'autorefrattometria fornisce una misurazione oggettiva del difetto refrattivo attraverso strumentazione computerizzata. La cheratometria misura la curvatura corneale, essenziale per identificare l'astigmatismo - difetto visivo causato da una curvatura irregolare della cornea che provoca una visione distorta.
Il test della refrazione soggettiva permette all'ottico-optometrista di affinare la prescrizione attraverso il feedback del paziente, mentre l'esame del segmento anteriore dell'occhio può rivelare patologie come la cataratta incipiente o alterazioni corneali che richiedono attenzione medica.
L'importanza della centratura ottica personalizzata
Un aspetto cruciale nella realizzazione di occhiali su misura è la centratura delle lenti, processo che allinea il centro ottico della lente con l'asse visivo dell'occhio. Questo parametro, impossibile da standardizzare (sia chiaro una volta per tutte), varia significativamente tra gli individui e influenza direttamente il comfort visivo e l'efficacia della correzione.
La mancata centratura può provocare effetti prismatici indesiderati - deviazioni del percorso luminoso che causano diplopia (visione doppia) o vertigini particolarmente problematici nella popolazione anziana già soggetta a problemi di equilibrio.
Quando l'occhiale premontato diventa accettabile solo in casi di emergenza
Esistono circostanze limitate in cui l'utilizzo temporaneo di occhiali pregraduati può essere giustificato. La rottura improvvisa degli occhiali abituali durante un viaggio, l'impossibilità immediata di accedere a servizi specialistici, o la necessità di una soluzione ponte in attesa della realizzazione delle lenti prescritte rappresentano situazioni in cui questi dispositivi possono fornire un sollievo temporaneo.
Non va bene se l’intenzione è quella di avere degli occhiali a basso costo. Se il motivo è risparmiare quello è il motivo peggiore per comprare occhiali standardizzati in farmacia o dal tabaccaio (che già detto così fa ridere).
Tuttavia, è fondamentale sottolineare che tale utilizzo dovrebbe limitarsi al minimo indispensabile e non superare le poche settimane, programmando quanto prima una visita specialistica completa.
L'investimento nella salute visiva come elemento di autonomia nell'anziano
La capacità visiva ottimale rappresenta un pilastro fondamentale per mantenere l'indipendenza e la qualità di vita nella terza età. La lettura, l'uso di dispositivi digitali, la guida (quando ancora possibile) e le attività manuali richiedono una correzione visiva precisa e confortevole.
Gli anziani che investono in una correzione visiva appropriata riportano migliori performance nelle attività della vita quotidiana (ADL - Activities of Daily Living), maggiore sicurezza negli spostamenti e una riduzione significativa del rischio di isolamento sociale dovuto a difficoltà visive.
In questo la visita oculistica periodica, raccomandata annualmente dopo i 65 anni, non si limita alla prescrizione di lenti correttive. Essa rappresenta un'opportunità per la diagnosi precoce di patologie oculari age-correlate come il glaucoma (aumento della pressione intraoculare che danneggia il nervo ottico), la degenerazione maculare (deterioramento della parte centrale della retina) e la retinopatia diabetica (complicanza del diabete che colpisce i vasi sanguigni della retina).
Suggeriamo una cultura della prevenzione visiva consapevole
L'educazione alla salute visiva dovrebbe iniziare ben prima dell'insorgenza di problemi significativi. Informare gli anziani e i loro caregiver sui rischi associati all'automedicazione ottica e sui benefici di un approccio professionale alla correzione visiva costituisce un investimento nel benessere a lungo termine.
Le moderne tecnologie oftalmiche offrono soluzioni sempre più sofisticate e personalizzate: lenti progressive di ultima generazione, trattamenti antiriflesso avanzati, filtri per la luce blu dei dispositivi digitali. Queste innovazioni, accessibili solo attraverso un percorso specialistico, possono trasformare radicalmente l'esperienza visiva dell'anziano, restituendo quella vitalità e autonomia che il progetto Geriatriko promuove con convinzione.
La scelta di affidarsi a professionisti della visione non rappresenta un lusso, ma un atto di responsabilità verso la propria salute. Gli occhiali premontati del tabaccaio rimangono una risorsa di emergenza, un cerotto temporaneo su una ferita che richiede cure appropriate. La vera soluzione risiede nell'abbracciare un approccio preventivo e personalizzato, che consideri la complessità del sistema visivo e le esigenze uniche di ogni individuo.