Gli umarell sono più di semplici anziani che guardano i cantieri; rappresentano un legame tra passato e presente, tra tradizione e modernità. Sono custodi della memoria urbana e ambasciatori della cultura locale, simbolo di una partecipazione civica che non vuole scomparire. La prossima volta che vedrai un umarell osservare un cantiere, fermati un momento e osserva il mondo con i suoi occhi: forse, scoprirai un modo diverso di guardare la città e di sentire il senso di comunità che solo l'Italia sa offrire.
Nelle città italiane, è comune imbattersi in anziani che, con le mani incrociate dietro la schiena, osservano con attenzione i cantieri stradali. Questo fenomeno, che suscita curiosità e sorrisi, ha persino un nome: gli umarell. Ma cosa spinge questi signori a dedicare tempo e attenzione a strade in costruzione, scavi e opere pubbliche? Scopriamo insieme le radici culturali e sociali di questa tradizione e perché rappresenta qualcosa di più che semplice curiosità.
Chi sono gli Umarell?
Il termine "umarell" (al plurale "umarells") deriva dal dialetto bolognese e indica gli anziani che trascorrono le giornate osservando i cantieri. Originariamente, la parola evocava affetto per le figure di persone che, uscite dal mondo del lavoro, si riappropriavano del tempo con uno sguardo vigile su quello che accadeva nella città. Oggi, il termine ha raggiunto una diffusione nazionale, tanto da essere quasi sinonimo di un tipo particolare di attenzione e interesse che gli anziani rivolgono alla vita pubblica.
Perché osservano i cantieri?
Gli umarell incarnano un legame culturale profondo con il lavoro e la costruzione della comunità. Questi anziani hanno spesso alle spalle vite lavorative nel settore edile, manifatturiero o in altre attività manuali, e l’osservazione di un cantiere rappresenta un ritorno a un ambiente familiare. Gli umarell sono, inoltre, depositari di un sapere pratico che li spinge a valutare e commentare i lavori, come se esercitassero un ruolo di supervisione e partecipazione attiva.
Per molti di loro, guardare i cantieri è un modo di riempire il tempo con una passione che dà un senso di appartenenza e utilità. Alcuni, scherzando, dicono che è una sorta di "hobby", una forma di impegno per rimanere aggiornati sugli sviluppi del proprio quartiere e della propria città.
Un simbolo di socialità
Oltre al significato pratico, osservare i cantieri rappresenta un’opportunità di socialità. Gli umarell si riuniscono in gruppo, condividono opinioni, scambiano aneddoti e chiacchiere. La loro presenza rappresenta un legame tra generazioni, un richiamo alle radici della comunità. In un mondo in cui la solitudine può essere un problema per molti anziani, il cantiere diventa un punto di aggregazione e amicizia.
La fama degli umarell
La figura dell'umarell è diventata talmente popolare che in alcune città si è cominciato a celebrare questi anziani osservatori con omaggi e riconoscimenti. A Bologna, ad esempio, è stato creato un premio "Umarell dell'Anno" e alcune amministrazioni comunali hanno persino istituito spazi designati affinché possano osservare i lavori in corso senza intralciare. In diverse città, gli umarell sono ormai icone che rappresentano un simbolo di partecipazione attiva e vigilanza civica.
Un fenomeno italiano… e non solo
Il fenomeno dell'umarell ha valicato i confini italiani, diventando un esempio di come la tradizione e la cultura locale possano essere apprezzate in tutto il mondo. Oggi, la figura dell'umarell è citata anche sui social e oggetto di interesse in diverse culture, come una peculiarità dell’Italia capace di mescolare affetto, nostalgia e umorismo.