Case di Riposo ed RSA

Visita geriatrica: finalità, contenuti e possibili benefici economici

Scritto da

La visita geriatrica è uno strumento fondamentale non solo per il benessere dell’anziano, ma anche per certificare eventuali condizioni di fragilità e ottenere agevolazioni economiche e assistenziali. Quando si decide di sottoporre il proprio caro anziani bisogna affidarsi a un geriatra che ci consenta di migliorare la qualità della vita dell’anziano e di accedere ai tutti diritti previsti dal sistema sanitario e previdenziale.

Cos’è la visita geriatrica?

La visita geriatrica è una valutazione specialistica rivolta agli anziani per monitorare la loro salute, prevenire patologie legate all’invecchiamento e migliorare la qualità della vita. Oltre agli aspetti clinici, in molti casi la visita geriatrica è un passaggio fondamentale per ottenere eventuali aiuti economici e benefici assistenziali previsti dal Servizio Sanitario Nazionale e dall’INPS.

Finalità della visita geriatrica

La visita geriatrica ha diverse finalità:

  • Valutare lo stato di salute generale dell’anziano e individuare eventuali patologie croniche.
  • Prevenire e diagnosticare precocemente malattie legate all’età, come demenza, osteoporosi e problemi cardiovascolari.
  • Monitorare la terapia farmacologica, evitando interazioni tra farmaci.
  • Valutare l’autosufficienza del paziente, analizzando la capacità di svolgere le attività quotidiane.
  • Definire un piano di cura personalizzato, con terapie, riabilitazione o modifiche dello stile di vita.
  • Attestare le condizioni di salute del paziente per eventuali richieste di invalidità civile, accompagnamento o altri aiuti economici.

Cosa prevede la visita geriatrica?

La visita geriatrica si articola in diverse fasi:

1. Anamnesi clinica

Durante l’anamnesi, il geriatra raccoglie informazioni dettagliate sulla storia clinica e sullo stile di vita del paziente. Le principali informazioni richieste includono:

  • Patologie pregresse e attuali: malattie croniche, interventi chirurgici, ricoveri ospedalieri.
  • Terapia farmacologica in corso: farmaci assunti, dosaggi, eventuali effetti collaterali.
  • Storia familiare: presenza di malattie genetiche o ereditarie, come diabete, ipertensione, demenza.
  • Abitudini di vita: alimentazione, attività fisica, consumo di alcol o fumo.
  • Sintomi riferiti: disturbi cognitivi, dolori articolari, problemi digestivi, difficoltà respiratorie.
  • Qualità del sonno: presenza di insonnia, apnee notturne o sonno disturbato.
  • Condizioni psicologiche ed emotive: ansia, depressione, stress o isolamento sociale.
  • Eventuali difficoltà nelle attività quotidiane: problemi nel vestirsi, cucinare, fare la spesa o gestire la propria igiene personale.

2. Valutazione funzionale

Questa fase serve a determinare il grado di autonomia del paziente e l’eventuale necessità di supporto assistenziale. Le capacità analizzate includono:

  • Mobilità e equilibrio: capacità di camminare senza supporto, rischio di cadute, forza muscolare.
  • Capacità cognitive: memoria, attenzione, capacità di ragionamento (tramite test come il Mini-Mental State Examination – MMSE).
  • Autonomia nelle attività quotidiane (ADL – Activities of Daily Living):
    • Lavarsi e vestirsi autonomamente.
    • Alimentarsi senza aiuto.
    • Utilizzare i servizi igienici in autonomia.
    • Spostarsi senza assistenza.
  • Autonomia nelle attività strumentali quotidiane (IADL – Instrumental Activities of Daily Living):
    • Gestire i farmaci e le terapie.
    • Preparare pasti e fare la spesa.
    • Gestire le finanze e le bollette.
    • Utilizzare il telefono o altri dispositivi.
  • Stato nutrizionale: rischio di malnutrizione, perdita di peso involontaria.
  • Valutazione della percezione sensoriale: capacità uditiva e visiva, eventuali deficit sensoriali.
  • Presenza di dolore cronico o disturbi articolari che influenzano la qualità della vita.

3. Esame obiettivo

  • Misurazione di pressione arteriosa, frequenza cardiaca, saturazione di ossigeno.
  • Controllo di articolazioni, postura, forza muscolare.
  • Esame neurologico per individuare eventuali tremori, deficit di coordinazione o alterazioni della sensibilità.
  • Valutazione dermatologica per escludere piaghe da decubito o altre problematiche cutanee.

4. Prescrizione di esami diagnostici o terapie

  • Indicazione di esami del sangue e strumentali (es. ECG, radiografie, risonanze, test cognitivi).
  • Eventuale modifica della terapia farmacologica per evitare effetti collaterali.
  • Consigli su alimentazione, esercizio fisico e supporto psicologico.
  • Suggerimenti per l’eventuale richiesta di assistenza domiciliare o ricovero in strutture specializzate.

Visita geriatrica e benefici economici

Molti pazienti anziani si sottopongono a visita geriatrica per ottenere certificazioni mediche utili a richiedere agevolazioni economiche e assistenziali. Tra le principali possibilità offerte dall’INPS e dal Servizio Sanitario Nazionale troviamo:

  • Invalidità civile e accompagnamento → Documentazione necessaria per attestare una condizione di disabilità e ottenere il riconoscimento di un’invalidità parziale o totale.
  • Esenzione ticket sanitario → In presenza di determinate patologie croniche, il paziente può ottenere l’esenzione per visite ed esami diagnostici.
  • Indennità di accompagnamento → Per i pazienti non autosufficienti è previsto un contributo economico per il supporto assistenziale.
  • Contributi per caregiver e assistenza domiciliare → Possibilità di accedere a forme di sostegno per i familiari che assistono il paziente.

Quando è suggerita una visita geriatrica approfondita?

  • In presenza di patologie croniche che richiedono un monitoraggio costante.
  • Se si riscontrano deficit cognitivi o problemi di memoria.
  • In caso di cadute frequenti o difficoltà motorie.
  • Per ottimizzare la terapia farmacologica ed evitare effetti collaterali.
  • Per valutare l’autonomia del paziente e richiedere eventuali benefici assistenziali.

Giovedì, 06 Febbraio 2025