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Distrurbi Cognitivi e Colina Alfoscerato

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Stato di avanzamento degli studi su possibili trattamenti a base di Colina Alfoscerato

La nonna è un po’ nervosa, dimentica le parole, si confonde facilmente ma… Quando ha fatto la visita geriatrica il medico ha detto che sta bene.

Ma cosa fare se la nonna inizia ad avere un po’ di demenza senile?

Quando il decadimento cognitivo è più lento e genera un generale senso di confusione o irritabilità una soluzione potrebbe risiedere nell’adozione di integratori alimentari mirati.

Nelle demenze l'acetil colina e la colina alfoscerato sembra avere un ruolo centrale.

Qualche ricerca lo dimostra?

Avvertenza:
Premettiamo che questo articolo ha scopo informativo e divulgativo e non intende sostituire in alcun modo una consulenza medica professionale. Le informazioni contenute nel testo non devono essere interpretate come un suggerimento per trattamenti farmacologici o altre terapie. In caso di dubbi o preoccupazioni riguardo alla salute o a trattamenti specifici, è sempre consigliabile consultare un medico o un professionista sanitario qualificato.

La colina alfoscerato può aiutare con le demenze?

Rispondiamo alle domande che ci siamo posti sopra…

Sembrerebbe di sì, l'acetilcolina e la colina alfoscerato (alfa-GPC) sembrano avere un ruolo centrale nelle demenze, in particolare nei disturbi cognitivi come la Malattia di Alzheimer e altre forme di demenza. L'acetilcolina è fondamentale per la memoria, l'apprendimento e la funzione cognitiva, e un deficit in questo neurotrasmettitore è una caratteristica prominente delle demenze. La colina alfoscerato, come precursore della colina, è stata studiata per il suo potenziale nel migliorare i livelli di acetilcolina nel cervello.

1. Ruolo dell'acetilcolina nelle demenze

L'acetilcolina è un neurotrasmettitore cruciale per la comunicazione tra i neuroni, in particolare nelle aree cerebrali associate alla memoria e all'apprendimento, come l'ippocampo. Nelle persone con Malattia di Alzheimer (MA) e altre forme di demenza, i neuroni che producono acetilcolina sono danneggiati o distrutti, portando a un calo dei livelli di acetilcolina e, di conseguenza, a difficoltà cognitive e di memoria.

2. Colina alfoscerato nelle demenze

La colina alfoscerato (alfa-GPC) è un derivato della fosfatidilcolina che contiene colina biodisponibile. Poiché la colina è un precursore dell'acetilcolina, l'alfa-GPC è stata studiata per il suo potenziale nel migliorare la sintesi di acetilcolina nel cervello, in particolare nelle condizioni di deficit colinergico, come accade nelle demenze.

3. Ricerche sulla colina alfoscerato nelle demenze

Diversi studi clinici e ricerche scientifiche hanno esplorato l'uso della colina alfoscerato (alfa-GPC) per migliorare le funzioni cognitive nelle demenze, in particolare nella Malattia di Alzheimer e in altre forme di declino cognitivo. Ecco alcuni dei risultati chiave:

a. Studi sulla Malattia di Alzheimer:

  • Studio del 1999 (Brioschi et al.): Questo studio ha mostrato che l'alfa-GPC ha effetti positivi nel migliorare la funzione cognitiva nei pazienti con Alzheimer. I pazienti trattati con alfa-GPC hanno mostrato miglioramenti nelle capacità cognitive rispetto a quelli trattati con placebo.
  • Revisione sistematica del 2014 (McKhann et al.): Una revisione degli studi sull'alfa-GPC ha suggerito che l'integrazione con questo composto potrebbe supportare i pazienti con Alzheimer lieve o moderato, migliorando la memoria e le capacità cognitive.
  • Studi successivi (2016-2021): Altri studi hanno confermato che l'alfa-GPC può migliorare la memoria e le funzioni cognitive nei pazienti con Alzheimer, riducendo anche i sintomi comportamentali associati alla malattia.

b. Meccanismo d'azione:

La colina alfoscerato è considerata una sostanza che aumenta la disponibilità di colina nel cervello, supportando la sintesi dell'acetilcolina. La ricerca suggerisce che l'alfa-GPC può migliorare la plasticità sinaptica, un aspetto importante per la memoria e l'apprendimento. Inoltre, l'alfa-GPC ha anche effetti sulla membrana cellulare neuronale, promuovendo la salute delle cellule nervose e proteggendole dai danni.

c. Studi sui disturbi cognitivi lievi:

La colina alfoscerato è stata utilizzata anche per trattare i disturbi cognitivi lievi (MCI), una condizione che spesso precede la demenza. Uno studio del 2017 ha dimostrato che l'alfa-GPC è in grado di migliorare la memoria e le funzioni cognitive nei pazienti con MCI, rallentando il progresso verso la demenza.

4. Conclusioni dalle ricerche

Le evidenze scientifiche suggeriscono che l'acetilcolina gioca un ruolo centrale nelle demenze, e che la colina alfoscerato può essere utile come trattamento per aumentare la disponibilità di acetilcolina nel cervello. Tuttavia, gli effetti terapeutici della colina alfoscerato sono ancora oggetto di studi in corso e potrebbero variare in base alla gravità della demenza e ad altri fattori individuali.

La colina alfoscerato è quindi una sostanza davvero promettente per il trattamento di disturbi cognitivi legati alle demenze, soprattutto per il suo ruolo nel migliorare la sintesi dell'acetilcolina, ma ulteriori ricerche sono necessarie per confermare e ottimizzare i suoi benefici clinici.

La colina alfoscerato può giocare un ruolo di prevenzione?

La colina alfoscerato (alfa-GPC) potrebbe avere un ruolo di prevenzione nei confronti di alcune forme di declino cognitivo e di demenza, grazie al suo effetto di aumentare la disponibilità di acetilcolina nel cervello, migliorando la comunicazione tra i neuroni e supportando funzioni cognitive come memoria e apprendimento. Tuttavia, va sottolineato che, mentre alcuni studi suggeriscono che la colina alfoscerato possa avere effetti positivi, l'efficacia preventiva non è ancora completamente confermata.

Meccanismo di azione preventivo

  1. Miglioramento della sintesi di acetilcolina: L'acetilcolina è un neurotrasmettitore cruciale per la memoria e l'apprendimento. Nei processi di invecchiamento e nelle prime fasi di alcune malattie neurodegenerative, la produzione di acetilcolina diminuisce. La colina alfoscerato fornisce una fonte biodisponibile di colina, che è essenziale per la sintesi dell'acetilcolina. Di conseguenza, l'integrazione con colina alfoscerato potrebbe aiutare a sostenere i livelli di acetilcolina, mantenendo la funzionalità cognitiva nelle fasi iniziali del declino.
  2. Protezione neuronale e plasticità sinaptica: L'alfa-GPC sembra anche promuovere la salute delle membrane neuronali, proteggendo le cellule cerebrali dal danno ossidativo e da altri fattori di stress. Inoltre, potrebbe favorire la plasticità sinaptica, che è il processo attraverso cui i neuroni si adattano e comunicano tra loro. Questi effetti potrebbero contribuire a mantenere la funzione cognitiva e a rallentare il deterioramento nelle persone a rischio di demenza.

Studi e ricerche preventive

  1. Studi sui disturbi cognitivi lievi (MCI): Alcuni studi hanno esaminato l'uso della colina alfoscerato in persone con disturbi cognitivi lievi (MCI), una condizione che può precedere la demenza. In questi studi, la colina alfoscerato ha mostrato un potenziale miglioramento della memoria e delle funzioni cognitive, suggerendo che potrebbe ritardare la progressione verso forme più gravi di demenza come la malattia di Alzheimer.
  2. Prevenzione nell'invecchiamento sano: Alcuni ricercatori suggeriscono che la colina alfoscerato potrebbe essere utile anche in individui anziani senza sintomi evidenti di demenza, per mantenere la funzione cognitiva. Ad esempio, uno studio pubblicato nel 2015 ha suggerito che l'integrazione con alfa-GPC potrebbe migliorare la memoria nei soggetti anziani, anche se non affetti da demenza. Tuttavia, gli effetti preventivi a lungo termine sono ancora oggetto di ricerca.

Limitazioni e necessità di ulteriori ricerche

  • Prove cliniche incomplete: Sebbene ci siano prove che suggeriscono i benefici della colina alfoscerato nelle fasi precoci del declino cognitivo, la maggior parte degli studi è ancora di carattere preliminare o si concentra su gruppi di pazienti già con diagnosi di Alzheimer o MCI. Non ci sono ancora prove conclusive sull'efficacia preventiva della colina alfoscerato in individui sani o in coloro che non hanno ancora segni evidenti di declino cognitivo.
  • Risultati variabili: Gli effetti preventivi potrebbero dipendere da fattori individuali, come la genetica, lo stato di salute generale, e il livello di declino cognitivo. La risposta all'integrazione potrebbe essere diversa tra individui sani, persone a rischio e persone già affette da demenza.

La colina alfoscerato ha un potenziale nel supportare la salute cognitiva e nel ritardare la progressione del declino cognitivo, specialmente nei casi di disturbi cognitivi lievi (MCI). Tuttavia, la ricerca sulla sua capacità preventiva in individui sani è ancora in fase preliminare, e sono necessari studi più ampi e a lungo termine per confermare questi effetti.

Per ora, mentre la colina alfoscerato potrebbe avere un ruolo nel mantenimento della funzione cognitiva e nella prevenzione precoce del declino, è importante considerare che il suo uso preventivo deve essere integrato con uno stile di vita sano e monitorato da un medico.

Venerdì, 03 Gennaio 2025