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Alimentazione degli anziani con disfagia ed esofago a cavaturacciolo

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La disfagia, che è la difficoltà a deglutire, è un problema comune tra le persone anziane e può avere gravi conseguenze sulla loro salute. Quando il cibo o i liquidi vengono inalati nei polmoni invece di passare attraverso l'esofago allo stomaco, possono causare polmonite da aspirazione, un'infezione polmonare.

L'esofago a cavaturacciolo, noto anche come "esofago a spirale", è una condizione in cui l'esofago assume una forma tortuosa, rendendo ancora più difficile la deglutizione. In tali casi, l'alimentazione con cibi solidi può essere rischiosa e può aumentare il rischio di aspirazione.

In questo testo parleremo di:

  1. Come gestire la difagia
  2. Cosa si mangia quando si ha la disfagia
  3. Trucchi per rendere l’alimentazione più piacevole
  4. Quali cibi evitare in caso di disfagia
  5. Disfagia nell’anziano? Quali professionisti sanitari consultare?

Abbiamo già parlato di questa particolare condizione clinica qui: https://www.geriatriko.com/salute-benessere-anziani/anziani-con-difficolta-a-deglutire

Come gestire la disfagia...

Per gli anziani con disfagia e esofago a cavaturacciolo, la soluzione spesso più praticabile è un'alimentazione a base di liquidi densi o cibi ben tritati e pureati. Questo tipo di alimentazione riduce il rischio di aspirazione e facilita il passaggio del cibo attraverso l'esofago. Alcuni suggerimenti specifici includono:

  1. Addensanti per liquidi: Si possono utilizzare addensanti per rendere i liquidi più densi e ridurre il rischio che finiscano nei polmoni.
  2. Alimenti pureati: Frullare o passare al setaccio gli alimenti per ottenere una consistenza liscia e uniforme, facile da deglutire.
  3. Piccoli pasti frequenti: Somministrare piccoli pasti più frequentemente può aiutare a gestire meglio la disfagia.
  4. Posizione corretta durante i pasti: Mantenere una posizione eretta durante e dopo i pasti può aiutare a prevenire l'aspirazione.
  5. Supervisione durante i pasti: La supervisione da parte di un caregiver o di un professionista della salute durante i pasti può essere necessaria per garantire che la persona mangi in sicurezza.

La gestione della disfagia richiede spesso un approccio multidisciplinare, coinvolgendo medici, logopedisti e dietisti per sviluppare un piano di alimentazione sicuro ed efficace.

Cosa si mangia quando si ha la disfagia

Per un anziano che necessita di un'alimentazione a base di liquidi densi a causa della disfagia, è fondamentale assicurarsi che la dieta sia nutrizionalmente completa. Ecco alcuni alimenti e suggerimenti per garantire una nutrizione adeguata:

Proteine

  • Frullati proteici: Possono essere fatti con latte o latte vegetale, proteine in polvere, yogurt, e frutta.
  • Zuppe cremose: Zuppe a base di legumi (come lenticchie, ceci) o carne frullata con verdure.
  • Yogurt greco: Denso e ricco di proteine.
  • Tofu frullato: Può essere aggiunto a zuppe o frullati per aumentare l'apporto proteico.
  • Formaggi spalmabili: Come la ricotta o il formaggio cremoso.

Carboidrati

  • Purea di patate dolci o normali: Ben cotte e frullate.
  • Frutta frullata: Come banane, mele, pere, aggiungendo addensanti se necessario.
  • Cereali cremosi: Come la crema di riso o l'avena ben cotta e frullata.

Grassi sani

  • Olio di oliva: Aggiunto a zuppe o puree.
  • Avocado: Frullato per ottenere una consistenza liscia.
  • Burro di arachidi o altri burri di noci: Incorporati in frullati o puree.

Vitamine e minerali

  • Succhi di frutta densi: Fatto con frutta fresca e addensanti se necessario.
  • Verdure frullate: Spinaci, carote, zucche, zucchine ben cotte e frullate.
  • Integratori: Multivitaminici o minerali possono essere aggiunti ai frullati o alle zuppe sotto supervisione medica.

Idratazione

  • Acqua addensata: Utilizzando prodotti addensanti appositi.
  • Tè o tisane: Addensate con gelificanti alimentari.

Altri suggerimenti

  • Addensanti commerciali: Ci sono diversi prodotti sul mercato che possono essere aggiunti ai liquidi per raggiungere la consistenza desiderata.
  • Pasti preparati commerciali: Esistono pasti preparati specificamente formulati per persone con disfagia, che offrono una gamma di nutrienti bilanciati e sono già nella consistenza adatta.

Esempio di menu giornaliero

  • Colazione: Frullato con yogurt greco, banana, fragole e proteine in polvere.
  • Pranzo: Zuppa cremosa di lenticchie con carote e spinaci frullati, con un cucchiaio di olio d'oliva.
  • Spuntino: Yogurt greco con purea di frutta (come mela o pera).
  • Cena: Purea di patate dolci con formaggio cremoso, e purea di pollo e broccoli.
  • Spuntino serale: Avocado frullato con un po' di succo di limone e sale.

Consultare un dietista o un nutrizionista può essere utile per personalizzare ulteriormente il piano alimentare e assicurarsi che tutte le esigenze nutrizionali siano soddisfatte.

Trucchi per rendere l’alimentazione più piacevole

Per rendere i cibi liquidi densi più appetibili per un anziano e mantenere il piacere del mangiare, si possono adottare diversi stratagemmi. Ecco alcune idee:

1. Aromatizzare con Erbe e Spezie

  • Erbe fresche e spezie: Aggiungere erbe aromatiche fresche come basilico, prezzemolo, coriandolo, e spezie come curcuma, zenzero, cannella, o cumino può migliorare il sapore senza aggiungere sale.
  • Bouillon e brodo: Usare brodo di alta qualità come base per zuppe e puree può aggiungere profondità di sapore.

2. Variabilità nella Consistenza

  • Strati e combinazioni: Creare strati di diverse puree o combinare diverse consistenze (ad esempio, una zuppa cremosa con un topping di yogurt o panna).
  • Gelees e mousse: Incorporare gelatine e mousse dense per varietà e interesse.

3. Migliorare il Gusto con Ingredienti di Alta Qualità

  • Prodotti freschi: Utilizzare frutta e verdura di stagione per ottenere il massimo del sapore.
  • Proteine di qualità: Utilizzare carni, pesce e legumi di alta qualità per zuppe e puree.

4. Aggiungere Elementi Cremosi e Ricchi

  • Latte di cocco: Per un tocco esotico e un sapore ricco nelle zuppe e nei frullati.
  • Panna e burro: Aggiungere un po' di panna o burro per rendere i cibi più ricchi e appetitosi.
  • Formaggi saporiti: Utilizzare formaggi forti e saporiti come il parmigiano o il gorgonzola in piccole quantità.

5. Presentazione e Varietà

  • Presentazione visiva: Servire i cibi in ciotole colorate e attraenti, e usare guarnizioni come erbe fresche tritate o una spruzzata di olio d'oliva.
  • Varietà: Cambiare spesso le ricette e provare nuovi sapori e combinazioni per evitare la monotonia.

6. Dolci e Snack Gustosi

  • Frutta cotta: Pere o mele cotte e frullate con cannella e un tocco di miele.
  • Frullati dessert: Frullati con yogurt greco, frutta matura e un po’ di miele o sciroppo d'acero.
  • Puddings e custard: Budini di riso, semolino o creme dessert arricchite con aromi naturali.

7. Uso di Condimenti e Salse

  • Salse saporite: Salsa di pomodoro ben condita, salsa di funghi, o salsa al curry possono essere aggiunte ai piatti per migliorare il gusto.
  • Vinaigrette e salse leggere: Aggiungere vinaigrette o salse leggere a base di agrumi o aceto balsamico.

8. Prove e Adattamenti

  • Assaggio e feedback: Chiedere all'anziano di assaggiare diverse preparazioni e fornire feedback può aiutare a personalizzare i sapori secondo i suoi gusti.
  • Esperimenti: Provare nuove ricette e ingredienti per trovare ciò che piace di più.

Esempi di Piatti Gustosi

  • Zuppa di zucca e carote al curry: Zuppa cremosa di zucca e carote con curry e latte di cocco.
  • Frullato di frutta tropicale: Ananas, mango e banana con yogurt greco e un pizzico di zenzero.
  • Purea di patate al tartufo: Purea di patate con un po' di olio al tartufo e parmigiano.
  • Mousse di cioccolato e avocado: Mousse fatta con avocado, cacao in polvere e miele per un dessert ricco e cremoso.

Questi stratagemmi possono aiutare a mantenere l'interesse e il piacere del cibo anche per chi deve seguire una dieta a base di liquidi densi.

Quali cibi evitare in caso di disfagia

In caso di disfagia, è assolutamente sconsigliato consumare alimenti che possono aumentare il rischio di soffocamento o aspirazione. Ecco una lista di cibi e bevande che dovrebbero essere evitati:

1. Cibi Solidari Duri o Croccanti

  • Carne dura e secca: Come bistecche non ben cotte, carni grasse, o carni fibrose.
  • Pane e cracker: Specialmente se secchi e non ben inzuppati in liquidi.
  • Noci e semi: Possono essere facilmente inalati nei polmoni.

2. Cibi con Consistenza Fibrosa o Filamentosa

  • Frutta e verdura crude: Come carote, mele, sedano, e altri ortaggi duri.
  • Alimenti filamentosi: Come ananas e mango, a meno che non siano ben frullati.

3. Cibi Appiccicosi o Chewing

  • Burro di arachidi: Specialmente se consumato da solo e non mescolato con altri alimenti più liquidi.
  • Caramelle gommose: Come caramelle morbide o marshmallow.
  • Pane appiccicoso: Come bagel, ciambelle, o focacce non adeguatamente ammorbidite.

4. Cibi che Sbriciolano Facilmente

  • Torte e biscotti secchi: Possono produrre briciole facilmente inalabili.
  • Patatine e snack croccanti: Come patatine fritte, snack al mais, e popcorn.

5. Liquidi Chiari o Sottile

  • Acqua semplice: Spesso è troppo sottile e può essere difficile da deglutire in sicurezza senza addensanti.
  • Succhi di frutta non addensati: Possono scivolare troppo velocemente nella gola.

6. Cibi Misti con Diverse Consistenze

  • Zuppe brodose con pezzi solidi: Come minestroni o zuppe con pezzi di carne e verdure.
  • Insalate miste: Con diversi ingredienti che richiedono diverse tecniche di masticazione e deglutizione.

Disfagia nell’anziano? Quali professionisti sanitari consultare?

er gestire al meglio la disfagia e ricevere consulenze adeguate, è importante rivolgersi a una serie di professionisti sanitari che possano offrire un approccio multidisciplinare. Ecco i principali professionisti che possono fornire le migliori consulenze sull'argomento:

1. Logopedista

  • Ruolo: Specialista nella diagnosi e trattamento dei disturbi della deglutizione e della comunicazione.
  • Competenze: Può valutare la capacità di deglutizione, insegnare esercizi per migliorare la funzione deglutitoria e fornire strategie per mangiare in modo sicuro.

2. Dietista o Nutrizionista

  • Ruolo: Specialista in nutrizione e dieta.
  • Competenze: Può creare piani alimentari personalizzati che tengano conto delle esigenze nutrizionali e delle limitazioni della disfagia, suggerendo alimenti appropriati e metodi di preparazione sicuri.

3. Gastroenterologo

  • Ruolo: Medico specializzato nel trattamento dei disturbi del tratto gastrointestinale.
  • Competenze: Può eseguire test diagnostici per determinare le cause della disfagia e prescrivere trattamenti medici o interventi necessari.

4. Fisiatra

  • Ruolo: Medico specializzato in medicina fisica e riabilitativa.
  • Competenze: Può coordinare la riabilitazione per migliorare la funzione deglutitoria, spesso lavorando in collaborazione con logopedisti e fisioterapisti.

5. Otorinolaringoiatra

  • Ruolo: Medico specializzato nelle patologie dell'orecchio, naso e gola (ENT).
  • Competenze: Può valutare e trattare le condizioni strutturali che possono causare disfagia, come problemi alla gola o all'esofago.

6. Medico di Medicina Generale (MMG)

  • Ruolo: Medico di base che coordina le cure sanitarie del paziente.
  • Competenze: Può identificare i sintomi iniziali della disfagia e fare i necessari riferimenti agli specialisti appropriati.

7. Infermieri Specializzati

  • Ruolo: Infermieri con formazione specifica nella cura dei pazienti con disfagia.
  • Competenze: Possono assistere nell'alimentazione quotidiana, monitorare la sicurezza della deglutizione e fornire educazione al paziente e alla famiglia.

8. Psicologo o Psichiatra

  • Ruolo: Specialisti nella salute mentale.
  • Competenze: Possono aiutare a gestire l'ansia e la depressione che possono derivare dalla disfagia cronica, migliorando la qualità della vita complessiva del paziente.

9. Fisioterapista

  • Ruolo: Specialista nella riabilitazione fisica.
  • Competenze: Può fornire esercizi per migliorare la coordinazione e la forza muscolare, inclusi i muscoli coinvolti nella deglutizione.

Collaborazione Multidisciplinare

  • Importanza: La gestione della disfagia spesso richiede l'intervento coordinato di diversi professionisti per affrontare tutte le dimensioni del disturbo. La collaborazione tra logopedisti, dietisti, medici specialisti e altri professionisti della salute garantisce un approccio integrato e completo alla cura del paziente.

Consultare questi professionisti permette di ottenere un piano di trattamento personalizzato e completo, migliorando la gestione della disfagia e riducendo i rischi associati.

Venerdì, 19 Luglio 2024