La disfagia, che è la difficoltà a deglutire, è un problema comune tra le persone anziane e può avere gravi conseguenze sulla loro salute. Quando il cibo o i liquidi vengono inalati nei polmoni invece di passare attraverso l'esofago allo stomaco, possono causare polmonite da aspirazione, un'infezione polmonare.
L'esofago a cavaturacciolo, noto anche come "esofago a spirale", è una condizione in cui l'esofago assume una forma tortuosa, rendendo ancora più difficile la deglutizione. In tali casi, l'alimentazione con cibi solidi può essere rischiosa e può aumentare il rischio di aspirazione.
In questo testo parleremo di:
- Come gestire la difagia
- Cosa si mangia quando si ha la disfagia
- Trucchi per rendere l’alimentazione più piacevole
- Quali cibi evitare in caso di disfagia
- Disfagia nell’anziano? Quali professionisti sanitari consultare?
Abbiamo già parlato di questa particolare condizione clinica qui: https://www.geriatriko.com/salute-benessere-anziani/anziani-con-difficolta-a-deglutire
Come gestire la disfagia...
Per gli anziani con disfagia e esofago a cavaturacciolo, la soluzione spesso più praticabile è un'alimentazione a base di liquidi densi o cibi ben tritati e pureati. Questo tipo di alimentazione riduce il rischio di aspirazione e facilita il passaggio del cibo attraverso l'esofago. Alcuni suggerimenti specifici includono:
- Addensanti per liquidi: Si possono utilizzare addensanti per rendere i liquidi più densi e ridurre il rischio che finiscano nei polmoni.
- Alimenti pureati: Frullare o passare al setaccio gli alimenti per ottenere una consistenza liscia e uniforme, facile da deglutire.
- Piccoli pasti frequenti: Somministrare piccoli pasti più frequentemente può aiutare a gestire meglio la disfagia.
- Posizione corretta durante i pasti: Mantenere una posizione eretta durante e dopo i pasti può aiutare a prevenire l'aspirazione.
- Supervisione durante i pasti: La supervisione da parte di un caregiver o di un professionista della salute durante i pasti può essere necessaria per garantire che la persona mangi in sicurezza.
La gestione della disfagia richiede spesso un approccio multidisciplinare, coinvolgendo medici, logopedisti e dietisti per sviluppare un piano di alimentazione sicuro ed efficace.
Cosa si mangia quando si ha la disfagia
Per un anziano che necessita di un'alimentazione a base di liquidi densi a causa della disfagia, è fondamentale assicurarsi che la dieta sia nutrizionalmente completa. Ecco alcuni alimenti e suggerimenti per garantire una nutrizione adeguata:
Proteine
- Frullati proteici: Possono essere fatti con latte o latte vegetale, proteine in polvere, yogurt, e frutta.
- Zuppe cremose: Zuppe a base di legumi (come lenticchie, ceci) o carne frullata con verdure.
- Yogurt greco: Denso e ricco di proteine.
- Tofu frullato: Può essere aggiunto a zuppe o frullati per aumentare l'apporto proteico.
- Formaggi spalmabili: Come la ricotta o il formaggio cremoso.
Carboidrati
- Purea di patate dolci o normali: Ben cotte e frullate.
- Frutta frullata: Come banane, mele, pere, aggiungendo addensanti se necessario.
- Cereali cremosi: Come la crema di riso o l'avena ben cotta e frullata.
Grassi sani
- Olio di oliva: Aggiunto a zuppe o puree.
- Avocado: Frullato per ottenere una consistenza liscia.
- Burro di arachidi o altri burri di noci: Incorporati in frullati o puree.
Vitamine e minerali
- Succhi di frutta densi: Fatto con frutta fresca e addensanti se necessario.
- Verdure frullate: Spinaci, carote, zucche, zucchine ben cotte e frullate.
- Integratori: Multivitaminici o minerali possono essere aggiunti ai frullati o alle zuppe sotto supervisione medica.
Idratazione
- Acqua addensata: Utilizzando prodotti addensanti appositi.
- Tè o tisane: Addensate con gelificanti alimentari.
Altri suggerimenti
- Addensanti commerciali: Ci sono diversi prodotti sul mercato che possono essere aggiunti ai liquidi per raggiungere la consistenza desiderata.
- Pasti preparati commerciali: Esistono pasti preparati specificamente formulati per persone con disfagia, che offrono una gamma di nutrienti bilanciati e sono già nella consistenza adatta.
Esempio di menu giornaliero
- Colazione: Frullato con yogurt greco, banana, fragole e proteine in polvere.
- Pranzo: Zuppa cremosa di lenticchie con carote e spinaci frullati, con un cucchiaio di olio d'oliva.
- Spuntino: Yogurt greco con purea di frutta (come mela o pera).
- Cena: Purea di patate dolci con formaggio cremoso, e purea di pollo e broccoli.
- Spuntino serale: Avocado frullato con un po' di succo di limone e sale.
Consultare un dietista o un nutrizionista può essere utile per personalizzare ulteriormente il piano alimentare e assicurarsi che tutte le esigenze nutrizionali siano soddisfatte.
Trucchi per rendere l’alimentazione più piacevole
Per rendere i cibi liquidi densi più appetibili per un anziano e mantenere il piacere del mangiare, si possono adottare diversi stratagemmi. Ecco alcune idee:
1. Aromatizzare con Erbe e Spezie
- Erbe fresche e spezie: Aggiungere erbe aromatiche fresche come basilico, prezzemolo, coriandolo, e spezie come curcuma, zenzero, cannella, o cumino può migliorare il sapore senza aggiungere sale.
- Bouillon e brodo: Usare brodo di alta qualità come base per zuppe e puree può aggiungere profondità di sapore.
2. Variabilità nella Consistenza
- Strati e combinazioni: Creare strati di diverse puree o combinare diverse consistenze (ad esempio, una zuppa cremosa con un topping di yogurt o panna).
- Gelees e mousse: Incorporare gelatine e mousse dense per varietà e interesse.
3. Migliorare il Gusto con Ingredienti di Alta Qualità
- Prodotti freschi: Utilizzare frutta e verdura di stagione per ottenere il massimo del sapore.
- Proteine di qualità: Utilizzare carni, pesce e legumi di alta qualità per zuppe e puree.
4. Aggiungere Elementi Cremosi e Ricchi
- Latte di cocco: Per un tocco esotico e un sapore ricco nelle zuppe e nei frullati.
- Panna e burro: Aggiungere un po' di panna o burro per rendere i cibi più ricchi e appetitosi.
- Formaggi saporiti: Utilizzare formaggi forti e saporiti come il parmigiano o il gorgonzola in piccole quantità.
5. Presentazione e Varietà
- Presentazione visiva: Servire i cibi in ciotole colorate e attraenti, e usare guarnizioni come erbe fresche tritate o una spruzzata di olio d'oliva.
- Varietà: Cambiare spesso le ricette e provare nuovi sapori e combinazioni per evitare la monotonia.
6. Dolci e Snack Gustosi
- Frutta cotta: Pere o mele cotte e frullate con cannella e un tocco di miele.
- Frullati dessert: Frullati con yogurt greco, frutta matura e un po’ di miele o sciroppo d'acero.
- Puddings e custard: Budini di riso, semolino o creme dessert arricchite con aromi naturali.
7. Uso di Condimenti e Salse
- Salse saporite: Salsa di pomodoro ben condita, salsa di funghi, o salsa al curry possono essere aggiunte ai piatti per migliorare il gusto.
- Vinaigrette e salse leggere: Aggiungere vinaigrette o salse leggere a base di agrumi o aceto balsamico.
8. Prove e Adattamenti
- Assaggio e feedback: Chiedere all'anziano di assaggiare diverse preparazioni e fornire feedback può aiutare a personalizzare i sapori secondo i suoi gusti.
- Esperimenti: Provare nuove ricette e ingredienti per trovare ciò che piace di più.
Esempi di Piatti Gustosi
- Zuppa di zucca e carote al curry: Zuppa cremosa di zucca e carote con curry e latte di cocco.
- Frullato di frutta tropicale: Ananas, mango e banana con yogurt greco e un pizzico di zenzero.
- Purea di patate al tartufo: Purea di patate con un po' di olio al tartufo e parmigiano.
- Mousse di cioccolato e avocado: Mousse fatta con avocado, cacao in polvere e miele per un dessert ricco e cremoso.
Questi stratagemmi possono aiutare a mantenere l'interesse e il piacere del cibo anche per chi deve seguire una dieta a base di liquidi densi.
Quali cibi evitare in caso di disfagia
In caso di disfagia, è assolutamente sconsigliato consumare alimenti che possono aumentare il rischio di soffocamento o aspirazione. Ecco una lista di cibi e bevande che dovrebbero essere evitati:
1. Cibi Solidari Duri o Croccanti
- Carne dura e secca: Come bistecche non ben cotte, carni grasse, o carni fibrose.
- Pane e cracker: Specialmente se secchi e non ben inzuppati in liquidi.
- Noci e semi: Possono essere facilmente inalati nei polmoni.
2. Cibi con Consistenza Fibrosa o Filamentosa
- Frutta e verdura crude: Come carote, mele, sedano, e altri ortaggi duri.
- Alimenti filamentosi: Come ananas e mango, a meno che non siano ben frullati.
3. Cibi Appiccicosi o Chewing
- Burro di arachidi: Specialmente se consumato da solo e non mescolato con altri alimenti più liquidi.
- Caramelle gommose: Come caramelle morbide o marshmallow.
- Pane appiccicoso: Come bagel, ciambelle, o focacce non adeguatamente ammorbidite.
4. Cibi che Sbriciolano Facilmente
- Torte e biscotti secchi: Possono produrre briciole facilmente inalabili.
- Patatine e snack croccanti: Come patatine fritte, snack al mais, e popcorn.
5. Liquidi Chiari o Sottile
- Acqua semplice: Spesso è troppo sottile e può essere difficile da deglutire in sicurezza senza addensanti.
- Succhi di frutta non addensati: Possono scivolare troppo velocemente nella gola.
6. Cibi Misti con Diverse Consistenze
- Zuppe brodose con pezzi solidi: Come minestroni o zuppe con pezzi di carne e verdure.
- Insalate miste: Con diversi ingredienti che richiedono diverse tecniche di masticazione e deglutizione.
Disfagia nell’anziano? Quali professionisti sanitari consultare?
er gestire al meglio la disfagia e ricevere consulenze adeguate, è importante rivolgersi a una serie di professionisti sanitari che possano offrire un approccio multidisciplinare. Ecco i principali professionisti che possono fornire le migliori consulenze sull'argomento:
1. Logopedista
- Ruolo: Specialista nella diagnosi e trattamento dei disturbi della deglutizione e della comunicazione.
- Competenze: Può valutare la capacità di deglutizione, insegnare esercizi per migliorare la funzione deglutitoria e fornire strategie per mangiare in modo sicuro.
2. Dietista o Nutrizionista
- Ruolo: Specialista in nutrizione e dieta.
- Competenze: Può creare piani alimentari personalizzati che tengano conto delle esigenze nutrizionali e delle limitazioni della disfagia, suggerendo alimenti appropriati e metodi di preparazione sicuri.
3. Gastroenterologo
- Ruolo: Medico specializzato nel trattamento dei disturbi del tratto gastrointestinale.
- Competenze: Può eseguire test diagnostici per determinare le cause della disfagia e prescrivere trattamenti medici o interventi necessari.
4. Fisiatra
- Ruolo: Medico specializzato in medicina fisica e riabilitativa.
- Competenze: Può coordinare la riabilitazione per migliorare la funzione deglutitoria, spesso lavorando in collaborazione con logopedisti e fisioterapisti.
5. Otorinolaringoiatra
- Ruolo: Medico specializzato nelle patologie dell'orecchio, naso e gola (ENT).
- Competenze: Può valutare e trattare le condizioni strutturali che possono causare disfagia, come problemi alla gola o all'esofago.
6. Medico di Medicina Generale (MMG)
- Ruolo: Medico di base che coordina le cure sanitarie del paziente.
- Competenze: Può identificare i sintomi iniziali della disfagia e fare i necessari riferimenti agli specialisti appropriati.
7. Infermieri Specializzati
- Ruolo: Infermieri con formazione specifica nella cura dei pazienti con disfagia.
- Competenze: Possono assistere nell'alimentazione quotidiana, monitorare la sicurezza della deglutizione e fornire educazione al paziente e alla famiglia.
8. Psicologo o Psichiatra
- Ruolo: Specialisti nella salute mentale.
- Competenze: Possono aiutare a gestire l'ansia e la depressione che possono derivare dalla disfagia cronica, migliorando la qualità della vita complessiva del paziente.
9. Fisioterapista
- Ruolo: Specialista nella riabilitazione fisica.
- Competenze: Può fornire esercizi per migliorare la coordinazione e la forza muscolare, inclusi i muscoli coinvolti nella deglutizione.
Collaborazione Multidisciplinare
- Importanza: La gestione della disfagia spesso richiede l'intervento coordinato di diversi professionisti per affrontare tutte le dimensioni del disturbo. La collaborazione tra logopedisti, dietisti, medici specialisti e altri professionisti della salute garantisce un approccio integrato e completo alla cura del paziente.
Consultare questi professionisti permette di ottenere un piano di trattamento personalizzato e completo, migliorando la gestione della disfagia e riducendo i rischi associati.