Case di Riposo ed RSA

Gli anziani durante il confinamento del Covid-19: solitudine e isolamento

Scritto da
Gli anziani durante il confinamento del Covid-19 Gli anziani durante il confinamento del Covid-19

L'inizio di questo nuovo decennio ha messo alla prova tutti quanti, con una pandemia mondiale causata dal Covid-19 che ha costretto l'intera popolazione a stare chiusa in casa e lontana dai propri affetti per diversi mesi. È stata (o meglio, è ancora purtroppo) una situazione dura e pesante per tutti quanti, in particolar modo per gli anziani, i quali sono sempre stati i soggetti più a rischio, per i motivi elencati qui (link che porta ad articolo anziani colpiti da Sars-Covid). Oltre al rischio sanitario, le persone della terza età si sono ritrovate come tutti quanti a dover passare un periodo di confinamento in casa, costretti a stare dentro a quattro mura lontani dai propri cari e dalla quotidianità che tanto dà conforto.

Ma che effetti ha avuto questa quarantena nelle persone anziane? Molteplici, alcuni più o meno gravi a seconda di diversi fattori che hanno influenzato il benessere delle persone. In questo articolo spiegherò nel dettaglio come sono stati vissuti dalle persone anziane questi mesi di quarantena durante un periodo storico così complicato.

Gli effetti della pandemia sugli anziani: non solo salute

Le persone di terza età sono la categoria più a rischio a livello sanitario, in quanto il Covid-19 colpisce le persone più deboli e anziane causando effetti gravi che, nei peggiori dei casi, potrebbero causare la morte. Già per questo motivo le persone di terza età hanno subito una pressione a livello mentale notevole, in quanto hanno vissuto intere giornate con la paura incessante di ammalarsi senza avere nessuno al proprio fianco.

Secondo uno studio della Spi Cgil Lombardia, più del 60% degli anziani si sono sentiti abbandonati e hanno vissuto momenti di ansia e tristezza. L'impossibilità di non poter vedere i propri cari ha influito notevolmente sullo stato emotivo delle persone anziane, soprattutto per coloro che vivono da soli o hanno figli molto distanti e in altre regioni. Inoltre, molte delle persone di terza età presentano patologie più o meno gravi e necessitano di un supporto psicologico da parte dei propri cari per poter affrontare al meglio le giornate.

Oltre al lato psicologico, stare chiusi in casa costantemente riduce la mobilità delle persone anziane, le quali potrebbero sviluppare un notevole declino delle condizioni fisiche, alterando il sistema respiratorio, cardiovascolare e nervoso.

I disturbi più frequenti degli anziani durante il lockdown

Il Covid ha portato con sé molti disagi e paure, a causa delle migliaia di posti occupati in terapia intensiva e dell'elevato numero di morti giornalieri che ha causato. Oltre all'aspetto sanitario, però, la pandemia ha portato con sé riscontri negativi che hanno influenzato l'economia e l'aspetto psicologico-sociale della popolazione. Gli anziani sono stati i più colpiti dalla pandemia, sia dal lato sanitario che da quello psicologico, portando a conseguenze spiacevoli. Molti anziani, infatti, hanno riscontrato numerosi disturbi durante la quarantena, quali:

  • Mancanza di sonno
    • La paura e la tristezza hanno provocato evidenti alterazioni del sonno, causando irritabilità, perdita di memoria e calo di concentrazione.
  • Attacchi di ansia
    • Continuare a vedere le immagini del telegiornale di morti e pazienti ricoverati ha incrementato la paura costante di ammalarsi, portando l'anziano in uno stato di ansia permanente.
  • Depressione
    • L'impossibilità di vedere i propri cari e il cambiamento improvviso delle abitudini quotidiane ha innescato nella maggior parte degli anziani la depressione, togliendo la motivazione necessaria per affrontare le giornate.
  • Senso di abbandono
    • Non avendo nessuno in casa che li aiuti e gli faccia compagnia, le persone della terza età hanno sviluppato giorno dopo giorno un senso di abbandono che li ha fatti sentire totalmente isolati e dimenticati dal mondo.
  • Problemi fisici
    • Fare attività fisica (anche solo una semplice camminata) è indispensabile per le persone anziane. Stare chiusi in casa tutto il giorno senza fare movimento ha incrementato l'insorgere di aggravamenti fisici del corpo che hanno causato patologie più o meno gravi nei soggetti anziani.

Molti sono i geriatri specializzati che si sono battuti per proteggere i diritti delle persone anziane salvaguardando allo stesso tempo la salute fisica. Uno dei primi a battersi per la salvaguardia del benessere degli anziani è il geriatra Raffaele Antonelli Incalzi, direttore del Policlinico Biomedico di Roma, dichiarando: “Grazie al lockdown stiamo proteggendo gli anziani dal virus, ma non bisogna sottovalutare e ignorare le conseguenze psicologiche delle persone. Stare chiusi in casa impossibilita l'esercizio fisico, gravando negativamente sulla salute cardiovascolare degli anziani. Inoltre, non bisogna dimenticarsi dell'umore, con disturbi del sonno sempre più frequenti e stati d'ansia continui che portano a una depressione cronica”.

L'impatto che la quarantena ha avuto sulle persone anziane, quindi, è stato molto pesante e ha messo in grosse difficoltà la loro salute psico-fisica. Gli anziani sono stati sicuramente la categoria che più di tutti ha risentito di questo confinamento a casa, rendendoli ulteriormente più fragili e da proteggere. Molte persone di terza e quarta età, infatti, sono stati aiutati da questo declino grazie ai familiari che li hanno fatti avvicinare alla tecnologia, tenendosi in contatti con l'anziano tramite videochiamate o semplici chiamate frequenti. La tecnologia, mai come adesso è stata più vicina alle generazioni “vecchie”. Come?

Potrebbe interessarti un articolo sull’argomento: "Anziani e informatica nonostante i benefici... mai così lontani...".

Sabato, 12 Dicembre 2020