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L’importanza dell’idratazione durante la terza età

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Si sa, bere è importante, durante tutta la vita. Ma durante la terza questa necessità diventa ancora più impellente.

Perché è tanto importante idratarsi duante la terza età?

Oltre il 60% del nostro corpo è composto proprio da acqua. Il sangue è composto anche di acqua, e le cellule sono composte anche da acqua, che diventa il mezzo entro il quale si innescano numerose reazioni biochimiche. Tramite il bilancio idrico si regola la temperatura corporea, e anche la pressione. L’acqua serve anche per i processi digestivi e per l’assorbimento dei nutrienti, oltre che a rendere le feci della giusta consistenza, consentendo così una regolare funzionalità intestinale. Queste sono solo alcune delle motivazioni che ci fanno capire quanto, assumere liquidi, sia fondamentale. Raramente però, si assumono le giuste quantità di liquidi, e la cattiva abitudine del non bere abbastanza, è ancora più pericolosa per la popolazione anziana.

Secondo i Larn (Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana, 2014), l’assunzione di acqua per adulti che superano i 60 anni di età, è intorno ai 2/2.5 litri. In realtà, questo fabbisogno non dista molto dalle quantità indicate per l’età adulta. La differenza però, risiede nel fatto che dopo i 60 anni, si assiste ad una fisiologica riduzione del senso della sete. Questo vuol dire che gli anziani, sentono meno il senso della sete, e il rischio è quello di non bere a sufficienza, o di assumere liquidi quando il livello di disidratazione è già alto. I rischi aumentano durante l’estate, quando le temperature si alzano e si tende a perdere più liquidi con la sudorazione o quando ci sono patologie, che aumentano i fabbisogni di liquidi (es. diarrea).

Altre volte invece, alcuni stati patologici portano ad urinare di più , e per evitare il problema , erroneamente si evita di bere (es. incontinenza, disturbi prostatici).

Cercare di non scendere almeno sotto 1.5 lt. è fondamentale per non compromettere le funzioni vitali.

Come accorgersi se si è disidratati:

  • Senso di sete (ridotto dopo i 60 anni);
  • Urine concentrate, scure e dall’odore forte;
  • Scarsa minzione e stipsi;
  • Labbra secche;
  • Pelle secca;
  • Disturbi cognitivi;
  • Crampi muscolari;
  • Nei casi più gravi , ipotensione e vertigini;
  • A lungo andare, sarcopenia.

acqua anzianiCome fare mantenere la giusta idratazione?

  • Tenere presente che non si deve attendere di avere sete per bere. Soprattutto in età avanzata, la sete va anticipata. Bere anche se non si ha sete è la prima regola;
  • Tenere sempre una bottiglia di acqua a disposizione, sia si esce, sia se si resta a casa. Questo è importante soprattutto laddove è presente una ridotta mobilità. Tenere l’acqua vicino a se ed evitare di doversi alzare per prenderla, è sicuramente un aiuto. Doversi alzare per bere, è un deterrente;
  • Se non si ha l’abitudine a bere con frequenza, impostare una sveglia ogni due ore e bere due bicchieri di acqua (un po' come si farebbe con una medicina);
  • Assumere frutta e vegetali, anche tramite spremute ed estratti. Anche questi alimenti contengono liquidi;
  • Tè, camomilla, tisane;
  • Inserire un liquido a colazione come latte o bevande vegetali;
  • Favorire il consumo di zuppe e minestre (anche in versione fredda, durante l’estate);
  • Non eccedere con l’uso di sale o alimenti ricchi in sale. L’eccesso di sodio richiede più acqua.

Che tipo di acqua bere quando si è anziani?

Se non ci sono particolari problemi di salute, può andare bene semplice acqua oligominerale o del rubinetto. Altrimenti, in base alle necessità , chiedere consiglio al proprio curante.

Si può bere liscia o frizzante, salvo particolari condizioni, non ci sono restrizioni in questo senso. Attenzione però! L’acqua gasata o frizzante, placa prima la sete, per cui il rischio è quello di dissetarsi ma di non avere bevuto a sufficienza.

Lunedì, 31 Gennaio 2022