Le spezie, se utilizzate con criterio e sempre con parsimonia, possono essere un ottimo alleato della salute e del benessere per le persone più anziane. Oltre a rendere i piatti più appetitosi, molte spezie possiedono proprietà antinfiammatorie, digestive e antiossidanti che contribuiscono a migliorare la qualità della vita.
Diventa importante scegliere le spezie giuste, evitando quelle che potrebbero causare irritazioni o, in alcuni casi, peggiorare condizioni a rischio pre-esistenti dell’organismo. In ogni caso, con moderazione e consapevolezza, le spezie possono davvero fare la differenza nella nostra dieta, regalando un sorriso in più a tavola e un pizzico di benessere ogni giorno.
Le spezie sono state da sempre protagoniste delle cucine di tutto il mondo, non solo per il loro sapore esotico e il profumo inconfondibile, ma anche per le loro proprietà benefiche. In un periodo della vita come quello della terza età, il consumo di spezie assume davvero un'importanza particolare. Non solo per stimolare il palato, ma anche per contribuire al benessere fisico e psicologico delle persone anziane.
Ma quali spezie sono realmente utili e sicure per loro? E quali dovrebbero essere evitate?
Con l'avanzare dell’età molte persone sperimentano un calo di acutezza nei sensi del gusto e dell'olfatto. Questo può ridurre l'appetito, portando talvolta a una dieta meno equilibrata e a una perdita di interesse per il cibo. Le spezie, con la loro capacità di stimolare il palato, possono essere un rimedio naturale. Ingredienti come la curcuma, lo zenzero, la cannella o anche il pepe nero possono risvegliare i sensi, rendendo i pasti più appetitosi e stimolando una maggiore voglia di mangiare e stare a tavola. In questo modo, le spezie aiutano non solo a rendere i cibi più gustosi, ma anche a combattere la perdita di appetito che può colpire gli anziani.
Benefici medici e fisiologici delle spezie
Molte spezie possiedono proprietà che possono avere effetti positivi sulla salute degli anziani. Tra queste, alcune sono particolarmente note per il loro potenziale terapeutico:
- Curcuma: ricca di curcumina, un potente antiossidante, la curcuma è spesso utilizzata per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. In particolare, la curcuma può aiutare a ridurre l'infiammazione articolare, un problema comune nella terza età, e supportare la salute cerebrale, contrastando potenzialmente i sintomi legati a malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer.
- Zenzero: lo zenzero è conosciuto per le sue proprietà digestive. Può favorire la digestione, ridurre la nausea e alleviare i disturbi intestinali, come la stipsi. Inoltre possiede effetti antinfiammatori e può essere utile per alleviare dolori articolari o muscolari.
- Cannella: questa spezia è apprezzata per le sue proprietà antiossidanti e anti infiammatorie. Inoltre studi recenti hanno suggerito che la cannella possa avere effetti positivi sul controllo dei livelli di zucchero nel sangue, un aspetto cruciale per chi soffre di diabete, una condizione comune tra gli anziani.
Quali spezie evitare?
Non tutte le spezie, tuttavia, sono adatte agli anziani, soprattutto quando si considera la loro condizione fisica o eventuali patologie preesistenti. Alcuni esempi di spezie che potrebbero causare problemi in persone più anziane includono:
- Spezie troppo piccanti: il peperoncino e le spezie particolarmente piccanti possono irritare l’apparato digerente. In alcuni casi, possono scatenare reflusso gastroesofageo o problemi gastrici, comuni con l’avanzare dell’età. È meglio evitarle o usarle con moderazione.
- Aglio e cipolla in eccesso: sebbene l'aglio sia noto per le sue proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie, il suo consumo in eccesso può causare problemi digestivi in alcune persone anziane, come bruciori di stomaco o flatulenza. È quindi consigliabile moderarne l'uso.
- Sale: sebbene il sale non sia tecnicamente una spezia, il suo consumo in eccesso è un fattore di rischio per problemi cardiovascolari, che aumentano con l'età. È preferibile ridurre l’assunzione di sale e utilizzare spezie come il rosmarino, il basilico o il timo per esaltare il sapore dei piatti senza compromettere la salute.
Una pericolosa ambivalenza: il pepe nero
Il pepe nero, come molte spezie, ha diversi benefici per la salute, ma deve essere consumato con moderazione, soprattutto per gli anziani. In generale, il pepe nero contiene piperina, che può avere effetti positivi sul metabolismo e sulla digestione, stimolando l'appetito e favorendo l'assorbimento di alcuni nutrienti.
Il pepe nero è un alleato del metabolismo, poiché favorisce la digestione e aiuta l'assorbimento di altre sostanze benefiche, come la curcumina della curcuma. Inoltre, il pepe nero stimola la circolazione sanguigna e può contribuire a migliorare il benessere generale.
Ci sono, allora, alcune considerazioni da fare:
- Problemi gastrointestinali: Gli anziani con problemi come gastrite, reflusso acido o ulcere gastriche potrebbero dover evitare o limitare il pepe nero, poiché può irritare lo stomaco e peggiorare i sintomi.
- Pressione sanguigna: Sebbene il pepe nero possa avere effetti positivi sulla circolazione sanguigna, è importante che gli anziani con ipertensione non eccedano nel consumo di cibi troppo piccanti o speziati, poiché potrebbero aumentare il rischio di infiammazione o stimolare un aumento della pressione sanguigna.
- Sensibilità al gusto e all'aroma: Con l'avanzare dell'età, alcuni anziani possono sperimentare una riduzione del senso del gusto, e l'aggiunta di pepe nero potrebbe aiutare a stimolare il palato, rendendo i pasti più saporiti e appetitosi.
Detto in generale, l'uso moderato del pepe nero può essere sicuro per gli anziani, purché non ci siano condizioni mediche specifiche che richiedano restrizioni dietetiche. Se ci sono dubbi o condizioni particolari, sarebbe sempre meglio consultare un medico o un nutrizionista.
La via del benessere
Le spezie possono quindi favorire un certo benessere psicologico. Preparare un pasto che sprigiona buoni aromi, con spezie esotiche, può essere un’ottima forma di stimolazione sensoriale, contribuisce a mantenere vivo l’interesse per le proprie sensazioni in primis, l’interesse nel sentirsi bene.
Poi certo mantiene viva e di buon grado la curiosità per la cucina e ancor meglio favorisce l’avere e il ricercare momenti di convivialità.
Mangiare bene, e con gusto può migliorare l’umore e la qualità della vita, dando a tutti non solo un piacere immediato, ma anche un senso di benessere a lungo termine.